Le mie avventure di spedizioniere su e-Bay continuano. Dovreste vedere con quanta cura preparo i pacchi per le spedizioni. La dismissione del mio patrimonio culturale procede nella più totale allegria. Anche l’ufficio postale non fa storie, ma non sempre. Il piego di libri, questo oscuro meccanismo con cui è possibile spedire volumi ad un costo contenutissimo (1,28€ ordinario, 3,63€ raccomandato) non viene più osteggiato e dirottato verso tipologie di spedizioni più costose.
L’altro giorno vendo “Polifemo in vacanza” pieces teatrale in 5 atti opera minore di Son Hànley, nell’edizione tascabile Fratelli Hoodk, ad un ragazzo di Bolzano il cui testo serve per la tesi di laurea sui rapporti tra mafia e decadenza del cinema italiano. L’imballo del pacco è questa volta un po’ più difficoltoso, si tratta infatti di due volumi per un totale di 1317 pagine comprese XXVI pagine di prefazione. D’altronde la storia è arcinota, i momenti di relax di Polifemo, intento nella costruzione di un oftalmoscòpio, velati da uno smodato scetticismo nei confronti della vita.
Mi reco con il mio pacco e con la mia allegra baldanza giovanile alle poste intorno alle ore 19:08, due minuti cioè prima della chiusura. Non c’è nessuno, anzi c’è la signora delle pulizie che già armeggia con secchio e straccio vicino alla macchina distributrice di numeri a cui mi avvicino per prendere diligentemente il mio prezioso tagliandino. Una voce stentorea mi richiama all’amara realtà, la donnina asserragliata dietro lo sportello tuona: «Ma cosa cazzo prende il numero che c’è solo lei».
Mi avvicino col mio fardello che ho rinforzato leggermente dal lato apribile con del leggero scotch per evitare la fuoriuscita del volume, e chiedo un piego di libri ordinario. Esaminato il pacco, la frustrata impiegata mi redarguisce con veemenza dandomi dell’inetto:
«Il piego di libri per legge deve avere un lato apribile per ispezione postale, se ci sarò io» – continua – «col cazzo che lei spedirà più qualcosa», e con repentino movimento della mano toglie il rinforzo di scotch che avevo inserito e lancia in un cestone dietro di lei il pacco dopo averlo affrancato.
A nulla valgono le mie rimostranze, lato apribile non significa lato aperto, immagino si intenda un lato facilmente apribile senza compromettere la busta per un eventuale ispezione postale. L’impiegata taglia corto, mi comunica freddamente l’importo di 1,28€ e, in vena di facezie, mi chiede se per quella cifra voglio anche un pompino. Imbarazzato gentilmente declino l’offerta sentendomi dare pure del frocio.
L’ufficio chiude. La signora delle pulizie vuota i cestini, pago la gabella e mi avvio verso l’uscita. La porta scorrevole si chiude dietro di me e mi lascia solo. Mentre il mio errabondo pensiero corre sul filo, spero di non ricevere offerte per “La nutrice di Polifemo” sempre dell’ Hànley di cui ho una copia in vendita (asta on line-prezzo di partenza 12€-2voll.-XXVIX+1278pag.).