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Melzi-Loana-Eco

In Cinema, Letteratura, Libri, News on 31 agosto 2013 at 07:31

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«E’ il Nuovissimo Melzi che mi ha reso dubbioso della natura umana?»

Così si esprime Umberto Eco ne “La misteriosa fiamma della Regina Loana”, dopo aver riportato la definizione di Platone data dal Melzi, in cui si insinua che il filosofo greco riunì una bella collezione di suppellettili.

Se il professore di San Bartolomeo non è molto tenero con il più insigne dei filosofi, anche se ne rende omaggio, dobbiamo sì considerare la natura dell’uomo anche per i suoi percorsi deliberatamente inclusivi. Ora, chi è un libraio, che cosa sono i librai e quale ampio settore rappresentano?

Nell’antichità e più precisamente in Atene, ebbero bei negozi che servivano di riunione ai dotti ai curiosi agli oziosi. L’annoso e secolare spinoso problema del costo della cultura, viene affrontato in modo mirabile portando delle cifre. Soprattutto nella penisola ellenica altissimo fu il costo dei libri, tanto che Aristotele pagò 20.000 lire un Omero e Platone 9.147 lire un trattato di Pitagora. Non è stato mai mio costume dimenare i fianchi per notizie così eclatanti, considerata la mia incapacità, suppellettili a parte, di quantificare le 9.147 lire spese da Platone per il suo Pitagora.

Ora se complicato appare il calcolo del costo della vita nella Grecia dei filosofi, considerato che il Melzi potrebbe essersi sbagliato per via di un agente di cambio disonesto che ha taciuto sulla valuta reale greca che era la dracma e consapevole di essermi infilato in cul di sacco, vi aggiorno definendolo un francesismo che ha in italiano come corrispettivo il termine ronco. Ma cos’è un ronco? Semplice, ronco: roncone, vicolo senza uscita,collinetta colle.

 

Un flagello moderno

In Libri on 21 agosto 2011 at 09:55

Già il Novissimo Melzi ci metteva in guardia da Happy Hour e Wine Bar. Alla voce Alcolismo, l’approccio medico-scientifico al problema è del tutto inesistente. Nessuna differenziazione fra i vari tipi di alcolismo, acuto e cronico, nulla sui disturbi organici e psichici che si manifestano. La definizione compie un excursus storico sul problema, da Anacreonte ai giorni nostri, il 1951.

Scopro così che in Italia, in quegli anni, era proibita la vendita di alcolici nei giorni di elezioni politiche e amministrative. Considerata la statura morale dell’attuale classe politica, fra tanti referendum inutili, si potrebbe reintrodurre questo divieto. Noi italiani, quando votiamo, dobbiamo essere per forza sotto l’effetto di qualche sostanza. Da buon padre di famiglia il Melzi chiude la definizione con un monito perentorio, Un parco uso giova.

Alcolismo, Non è un flagello moderno. Anacreonte, Aristotele, Plutarco, ec., se ne preoccuparono. Plutarco parla della degeneraz. dei figli alcolizzati. Dracone puniva con la morte l’ubbriachezza. Una sua legge puniva gli osti quando vendevano vino puro. Un’altra non accordava il beneficio dell’irresponsabilità e nemmeno le attenuanti ai delinquenti ubriachi. Anche ai tempi nostri si sono venute estendendo (R°.Unito, U.S.A., Francia, Belgio, Italia, ecc.) leggi contro l’alcolismo. In Italia è proibito vender bevande alcoliche nei giorni di elezioni pol. e ammin.Negli U.S.A. si proibirono la produzione e il comm. di tutte le bevande alcoliche (Regime secco) fino al marzo 1933. La Norvegia, dopo un settennio di proibizionismo, è ritornata (1° aprile 1927) al Regime Umido, così la Finlandia (1931) : est modus in rebus. Un parco uso giova.